Etichette

martedì 13 novembre 2012

Al supermercato!

Da oggi torna attivo Mai dire Shanghai!
Sono tornata in Cina ormai da un mese, ma questo è il primo post che faccio per vari motivi.. naturalmente il nuovo primo post non poteva che riguardare una faccenda da casalinga provetta, ossia: come sopravvivere nei supermercati cinesi!
Fare la spesa a Shanghai sembra facile, perché ovunque si è circondati da negozietti che vendono frutta e verdura e da convenient store aperti 24 ore su 24. Questi, una volta trovato il fornitore ideale, permettono di ovviare alle prime necessità ma i prodotti sono tutti, ovviamente, cinesi. 
Prodotti occidentali e generi alimentari di qualità si trovano a caro prezzo.. a meno che non si vada al supermercato! 
Per supermercato a Shanghai si intendono principalmente i pochi Carrefour e Metro presenti in città, store posizionati su almeno due piani dove naturalmente ogni brand desidera essere presente, portando l'offerta a livelli altissimi.  Per me, che faccio ancora fatica a capire quale sia l'entrata del Grandemilia è davvero una tortura. La cosa più furba è memorizzare dove stanno i generi di nostro interesse, perché il rischio è quello di perdersi tra le corsie e di venire schiacciati tra i carrelli! Sono palazzi enormi. Questo è un vero schock culturale: infinite corsie di prodotti incomprensibili, almeno 7 delle quali dedicate al tè! Ogni 2 metri un'inserviente tenta di vendervi qualcosa, spiegando con un microfono i benefici della promozione: nei weekend questo crea una confusione inimmaginabile, dove tutti si spintonano per essere in prima fila a guardare la dimostrazione di...una nuova spazzola per pavimenti. Per ogni prodotto ci sono centinaia di marche: tutti sanno di avere una chance! Insomma, io ormai ci vado solo se devo fare una grossa spesa e soprattutto se il mio ragazzo mi accompagna e porta le borse, visto che come minimo dista 20 minuti (di auto) da casa.
Quindi:
1) Dire al taxista che si vuole andare al chalefu (Carrefour in cinese)
2) Prendere il carrello dentro, per non doverlo spingere sulle salite mobili
3) Andare dritti alla meta e non esitare a spintonare gli altri (tanto loro spintoneranno voi)
4) Se si va nel reparto carne occhio a non scivolare - il pavimento è sempre bagnato!
5) Non farsi infinocchiare nel reparto yoghurt: 20 activia al kiwi fanno davvero cagare
6) Portate le borse da casa: se si torna in metro alla seconda fermata le loro borse ci hanno già mollato!


Le merci in offerta sono posizionate un po' dappertutto, anche in mezzo a reparti completamente diversi..
Il ruggito del portaborse!
Prodotti di bellezza
Un sacco di offerte oggi!
Vedo doppio???
Fazzoletti per tutti i nasi
Frutta e verdura, ma anche maschere sbiancanti
Alghe fresche, appena tosate
Il pesce viene venduto surgelato e sfuso all'interno di grandi vasconi..
..o appena pescato!
L'ennesima corsia
Una volta trovato quello che si cerca si tratta poi di riuscire a scegliere tra le mille varianti
Il mio numero però non c'è mai!
Ultima foto trash: una intera corsia di assorbenti!!!

venerdì 13 aprile 2012

Goodbye Shangha!

Sono tornata a Modena da più di dieci giorni e tramite questo blog vorrei ringraziare tutti quelli che hanno reso speciali i miei tre mesi di avventure a Shangha Shangha.
Come ho già detto, è la prima volta che mi capita di trasferirmi in una città non scelta da me, dove non parlo la lingua e non conosco (almeno un  pochettino) la cultura di chi ci vive.
Forse proprio per questo ogni giorno mi ha portato una sorpresa dopo l'altra, con una serie di coincidenze che mi hanno fatto trascorrere uno dei momenti più belli degli ultimi anni. La meraviglia, il divertimento, il doversi ingegnare continuamente su cose impensabili mi hanno accompagnato in un posto che sembrerebbe grigissimo ma in realtà è pieno di colore.
Grazie quindi a tutti quelli che ho incontrato e a voi a casa che mi avete aspettata leggendo le mie cavolate quotidiane.
Ho ancora tante avventure da raccontare e continuerò - festival permettendo - a pubblicare post nei prossimi mesi, ma cercherò anche di aggiornarvi, nel limite del possibile, su quello che sta succedendo in un posto di cui noi non sappiamo veramente niente e così importante per il nostro futuro.
Grazie Shangha!


mercoledì 4 aprile 2012

Ooh Lala! Island6 @Studio Rouge


Studio Rouge ha salutato l'arrivo della primavera a Shanghai (finalmente!!) con "Ooh Lala!", una mostra frizzante che vuole portare alla luce il lato ironico e irriverente di Island6: in un circo di sorprese visive e piacere dei sensi, sensori sonori e danze LED sfidano l'arte contemporanea. Esotico, erotico e sempre coinvolgente, il collettivo Island6 porta il suo marchio dallo speciale umorismo e umanità contro l’austero fronte dell'era digitale.

Island6 o "Liu Dao" è uno dei laboratori più interessanti del mondo dell'arte contemporanea hi-tech, non solo perché sa giocare con i nuovi giocattoli multimediali del nostro tempo, ma anche perché è un collettivo incorporato su un ideale utopico di generosità e di condivisione. Artisti, artigiani, smanettoni e appassionati d'arte provenienti da tutto il globo si calano in un connubio di tecnologia e arte. In questo modo "Ooh Lala!", isola di idealismo e diversità culturale rappresenta lo spirito di Shanghai e lo spirito di Island6.


Island6 è nata come organizzazione senza scopo di lucro fondata e gestita da artisti: la sede è a Shanghai dal 2006, quando Thomas Charveriat la fondò in un ex-magazzino di farina sulla Moganshan Road, un’area oggi occupata dalle più importanti gallerie d’arte di Shanghai e conosciuta come M50. 
Island6 non è altro che la fucina creativa del collettivo artistico Liu Dao, così come una squadra di volontari, ricercatori e stagisti che nel centro ha anche la propria sede produttiva e un’adiacente galleria dove vengono esposte le opere appena “sfornate”.  Lo studio di produzione è attrezzato per ogni genere di creazione artistica - dalla tradizionale tecnica cinese del taglio della carta, all’animazione di video interattivi e la lavorazione di LED, mentre la spaziosa galleria è utilizzata per mostre tematiche. Ogni nuova mostra di Island6 è il prodotto di collaborazioni che coinvolgono multi-discipline e tecniche diverse, dando importanza all’interazione tra i diversi artisti del collettivo. Tutto viene creato e prodotto a Shanghai, per questo Island6 è veramente orgogliosa di essere completamente Made in China.
Dal 2006 Island6 ha aperto altre sedi, istituendo partnership con diverse gallerie a Pechino, Hong Kong, Parigi, Bangkok, Singapore e New York. Il collettivo Liu Dao crea principalmente opere d'arte LED, installazioni interattive, fotografie e sculture, esplorando il potenziale culturale della convergenza di arte, tecnologia e scienza, e promuovendo il dialogo interculturale attraverso la loro filosofia di collaborazione. 


Ooh Lala!
Boudoir Vainglory: lo specchio riflette tre provocanti mademoiselles intente a truccarsi per la serata. Liu Dao scopre questi vecchi mobili cinesi e li trasforma in creazioni multimediali.
Sanya Vibe: uno dei pezzi interattivi di Liu Dao - chiamando il numero sull'opera la ragazza si sveglia e inizia a muoversi  in modo..sensuale
22, V’la les Flics: poliziotte scatenate!
Nordic Vibe: anche questo bel ragazzone se risvegliato inizia a muoversi in modo sinuoso, tra l'imbarazzo di chi guarda
“Not your bitch”: chiaro?

Fuck me like you love me...ooh lala!
Memo from Annual General Meeting of Ministry of Agriculture: tutti i soggetti di Island6 vengono filmati in studio
Colour Me In: le ragazze di Shanghai sono very hot!
Ayi Stardom: dedicata a tutte le Ayi, insostituibili donne delle pulizie di Shangha

Biomimicry: un acquario umano

2 hours on a Sunday



Apsara on the Pearl

Una ballerina in bilico sulla Pearl Tower!

9 Body part pieces: ogni parte del corpo si muove indipendentemente dall'altra


FOTO DALL'OPENING PARTY!











mercoledì 28 marzo 2012

Swatch Art Peace Hotel

Pochi giorni fa stiamo stati invitati da Rosi Schneider e Kathryn Gohmert, tedesca la prima e texana la seconda, a visitare il loro studio presso lo Swatch Art Peace Hotel. Avevo già sentito parlare di questo progetto sviluppato da Swatch insieme al memorabile Peace Hotel di Shanghai, ma non pensavo che i "resident artists" fossero artisti davvero risiedenti al'interno di questo edificio. 

Costruito nel 1906-1908, The Swatch Art Peace Hotel è stato accuratamente restaurato, per una volta con la giusta attenzione e rispetto verso quello che è uno dei monumenti più significativi e conosciuti di Shanghai. Solitamente i restauri in Cina vengono portati a termine in modo piuttosto approssimativo (anzi si tende a demolire e ricostruire una copia). La facciata dell'edificio ha preservato i caratteristici elementi architettonici, mentre all'interno soffitti d'epoca e decorazioni sono stati restituiti al loro originario splendore. L'interno dell'hotel è stato invece adattato per ospitare una vasta gamma di funzioni. SAPH mira a divenire una ambita sede a livello internazionale per l'arte contemporanea, la cultura e l'ospitalità, un ambiente unico in cui l'arte è il massimo del lusso.



Sotto il tetto dello SAPH vi sono oggi artisti di talento provenienti da tutto il mondo, compresa la Cina, invitati a Shanghai per vivere e lavorare negli studi a loro destinati. Gli artisti, selezionati da un apposito comitato per partecipare al Programma Art Swatch Peace Hotel Guest Artist, hanno la possibilità di sperimentare la vivace vita di questo ambiente culturale ed artistico unico (in realtà vengono badati a vista: niente eccessi, siamo pur sempre in Cina!). Swatch Group ha accolto i primi artisti a Shanghai nel mese di aprile del 2011. Chi visita la struttura può assistere ad una serie di mostre degli artisti presenti in quel momento, ma sopratutto ammirare dalla terrazza sul tetto una grandiosa vista sul Bund e su Pudong, dall'altra parte del fiume Huangpu.

Naturalmente Swatch Group si aspetta di contribuire in maniera significativa allo sviluppo culturale e artistico di Shanghai attraverso questo suo progetto. In questo modo gli artisti trarranno beneficio dalla loro esposizione a un pubblico internazionale nella posizione più prestigiosa a Shanghai mentre l'"art hotel" sarà come una porta aperta al mondo, un invito permanente a impegnarsi in uno scambio culturale. Il progetto Swatch Art Peace Hotel rappresenta quindi sia un patrimonio culturale unico che una investizione ufficiale di Shanghai come una delle più interessanti e influenti città d'arte del mondo (ruolo a cui Shangha ambisce fortemente: il piano è quella di trasformarla in 10 anni nel più importante polo artistico mondiale). 


Dopo aver visitato i locali dedicati agli artisti ho proprio pensato che quasi quasi potrei diventare un'artista anche io..

Corridoio
Mega tavolo da ping pong per creativi???
Gli studi degli artisti: non vola una mosca
Gli appartamenti: numerati da 1 a 40 sono composti da camera da letto e salottino (all'interno della "bolla")
Spazi in comune per socializzare
La vista sul Bund di giorno..
Altri spazi per socializzare (poveri artisti, hanno bisogno di socializzare..)
Zona divanetti

L'entrata dei salottini privati: chiedo aiuto agli amici architetti per capire il senso del lavandino.. Forse gli artisti hanno le mani sporche di tempera? Ma allora perchè è tutto bianco??
Camera da letto
Vista dalla terrazza

Bandiera Rossa